È stato pubblicato da AIPo (Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea-GUEE, portale web di AIPo, portale ANAC) il bando di gara europeo per il primo affidamento di lavori nell’ambito degli interventi previsti nel piano “Rinaturazione dell’area Po”, finanziato con fondi PNRR-Next Generation EU (Misura M2C4.3 – Investimento 3.3), di cui AIPo è ente attuatore.
L’intervento, che rientra tra i cinque compresi nel primo stralcio prioritario e interessa il fiume Po in sponda destra in un’area afferente ai territori di Sorbolo-Mezzani (PR) e Viadana (Mn), apporterà un significativo miglioramento ambientale attraverso un recupero di aspetti di naturalità del corso d’acqua, in esecuzione di quanto stabilito dalla Conferenza dei servizi, partecipata da tutti gli Enti pubblici interessati, e condiviso dalla Cabina di regia interistituzionale coordinata dal Ministero dell’Ambiente.
L’importo dei lavori (iva compresa) è di 7,5 milioni di euro.
L’intervento di carattere idraulico – morfologico prevede l’apertura di un nuovo ramo fluviale, la riattivazione di una lanca da tempo inutilizzata, la creazione di una zona umida e la realizzazione di una duna tramite i materiali derivanti dagli scavi. Nello specifico, i lavori previsti riguardano l’abbassamento del “pennello” di navigazione esistente e la realizzazione di un canale di lunghezza complessiva di circa 1300 metri, che permetterà alle acque fluviali di proseguire all’interno della lanca fino ad alimentare le aree umide previste nel progetto. Il materiale di scavo verrà utilizzato per formare, sempre in sponda destra, una duna di circa 900 metri di lunghezza e alta circa 1 metro, che vedrà la piantumazione di vegetazione autoctona incrementando così il patrimonio arboreo.
Una volta conclusa la procedura di appalto, la durata dei lavori, prevista in 167 giorni, dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2024 per rispettare le scadenze del PNRR, mentre le cure colturali degli impianti forestali avranno una durata di 5 anni (post impianto).
“Questi interventi – ha affermato il presidente di AIPo e Assessore regionale della Lombardia a Territorio e Sistemi Verdi, Gianluca Comazzi – rappresentano un’iniziativa concreta per incrementare il livello di sicurezza idraulica del corso del fiume Po. Si tratta di un passo avanti significativo nella tutela del territorio e delle comunità che vi abitano, e dimostra l’impegno delle istituzioni nel promuovere soluzioni innovative e sostenibili per affrontare le sfide ambientali del nostro tempo Fondamentale è stata della collaborazione tra tutti gli enti pubblici interessati. È proprio questo approccio sinergico che è essenziale per assicurare il successo di progetti così ambiziosi”.
La documentazione relativa al bando di gara è disponibile nel sito web AIPo, sezione Gare. Accesso diretto cliccando QUI.
Il piano PNRR-Next Generation EU – “Rinaturazione area Po” in sintesi
Per l’attuazione del piano PNRR “Rinaturazione dell’area del Po”, nell’ambito della Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, è stato stipulato un accordo tra Ministero dell’Ambiente, l’Agenzia Interregionale per il Fiume Po (AIPo), l’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po e le Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. AIPo ne è soggetto attuatore.
In coerenza con le Strategie comunitarie e nazionali, la misura mira in particolare a riattivare i processi morfologici naturali e a favorire il recupero della biodiversità, garantendo il ripristino di ambiti fluviali e un uso più efficiente e sostenibile della risorsa idrica, attraverso interventi di riqualificazione, riattivazione e riapertura di lanche e rami abbandonati, riduzione dell’artificialità dell’alveo con particolare riferimento all’adeguamento dei “pennelli di navigazione”, riforestazione diffusa naturalistica e contenimento di specie vegetali alloctone invasive.
Il Programma d’Azione conta 56 schede di intervento, disposte sulle quattro regioni di riferimento, per un totale di 357 milioni di euro.
L’attuazione dell’investimento si sta sviluppando grazie ad un dialogo tra tutti i soggetti, istituzionali e non, aventi interessi sul territorio individuato, che ha portato ad un sempre maggiore approfondimento dei contenuti e alla necessità di compendiare i diversi interessi.
Al fine di consentire il raggiungimento del Target intermedio dell’Investimento, che prevede di ridurre l’artificialità dell’alveo di 13 km entro il dicembre 2024, è stato individuato uno stralcio prioritario di cinque interventi, che sono stati sottoposti alla Conferenza dei servizi dove sono stati acquisiti i pareri autorizzativi dovuti per legge (come la VINCA, la Paesaggistica, la valutazione ambientale preliminare, autorizzazione archeologica e idraulica), e nella quale sono state prese in considerazione anche le osservazioni provenienti dal territorio e dagli stakeholders.
Il primo degli interventi messi a bando di gara è appunto quello relativo al presente comunicato, in sponda destra al confine tra Emilia-Romagna e Lombardia (Scheda n. 32).